Il Covid- 19 è piombato nella nostra vita come un fulmine al ciel sereno e ha, a dir poco, sconvolto le nostre esistenze.
Da quel lontano 20 Febbraio 2020 molte cose nella nostra vita sono cambiate, come per esempio il concetto di normalità come tutti lo intendiamo.
A più di due anni da quella tragica data, il virus continua a mietere vittime e a far paura. Esistono però dei metodi che ci permettono di rilevare la malattia ed evitare quindi che il virus continui a diffondersi.
Uno di questi è il test rapido COVID-19: ecco di che cosa si tratta e come funziona questo strumento.
Che cos’è un test rapido e come funziona?
Un test rapido è uno strumento medico di natura diagnostica, in grado di individuare la presenza di un’infezione, in questo caso il Sars-coV-2.
Si tratta di un metodo affidabile e verificato anche se, nel caso venisse fatto dopo pochi giorni rispetto all’esposizione al virus, potrebbe dare dei falsi negativi.
Per questo motivo possono volerci fino a 10 giorni di tempo per evidenziare la presenza dell’antigene in grado di scatenare la patologia. Il funzionamento di un test rapido è molto semplice da capire, in quanto tutto si basa sulla ricerca degli antigeni del COVID-19.
La capacità di questi tamponi è sicuramente inferiore rispetto ad un test molecolare, che risulta essere più preciso e ha un margine d’errore molto più basso.
Questo è il motivo per cui in caso di test rapidi si hanno più possibilità di ottenere un falso negativo: se il virus è al suo esordio o la carica virale non è molto alta, l’esito sarà quindi negativo anche in caso di positività.
Come comportarsi dopo aver fatto un test rapido?
Se si ha il sospetto di aver contratto il virus e non si avesse la possibilità di fare un tampone molecolare la scelta del test rapido è l’unica via perseguibile.
Ci si può sottoporre a questo controllo sia in farmacia che a domicilio, acquistando uno dei numerosi kit attualmente in commercio.
Dopo aver seguito alla lettera tutte le istruzioni, basterà attendere 15 minuti per ottenere il risultato. Giunti a questo punto come bisogna comportarsi?
Qualora il risultato sia positivo la presenza del virus è stata rilevata nel soggetto esaminato. È quindi necessario contattare il proprio medico curante e l’ASL, mettersi in isolamento e prenotare un tampone molecolare.
Questo confermerà l’esito del test rapido e dovrà essere ripetuto una volta terminato il periodo della quarantena. Il nuovo esito confermerà o meno la presenza del virus e da qui si potrà capire se continuare o la quarantena oppure rientrare in società.
Nel caso in cui, invece, si ottenesse un esito negativo, è bene richiedere un tampone molecolare per essere certi del responso o attendere dai 3 ai 10 giorni per ripetere il test rapido.
Sicuramente possiamo descrivere questo strumento come una risorsa molto valida per l’individuazione del virus, anche se bisogna usarlo secondo le disposizioni e le tempistiche mediche.