• venerdì , 19 Aprile 2024

Sovraindebitamento e riduzione debiti

Durante il corso della vita è molto frequente, più di quanto si immagini, accumulare debiti che non si è in grado di sostenere, a causa di entrate più basse.

In questo caso ci si ritrova indebitati al punto da non riuscire a sostenere nessuna spesa e la capacità di saldare i debiti è del tutto nulla. Parliamo di sovraindebitamento, cercando di capire cos’è e come fare per affrontarlo.

Che cos’è il sovraindebitamento?

Quando la situazione economica personale non è delle migliori, oppure ci si ritrova a vivere un periodo caratterizzato da una forte crisi finanziaria, è facile essere coinvolti in diverse procedure di debito.

Spesso, infatti, si tendono ad aprire dei finanziamenti in seguito ad un calo della retribuzione, per la perdita del lavoro o per tutti quei motivi che possono incidere negativamente sul bilancio familiare.riduzione debiti

Ecco che quindi i diversi prestiti si accumulano e spesso non permettono di arrivare a fine mese, in quanto le entrate percepite sono nettamente inferiori alle uscite mensili.

Molte persone non sono riuscite a fronteggiare questa situazione e hanno deciso di optare per un triste epilogo, comportando un alto numero di decessi nel nostro paese.

Per contrastare questa grave piaga sociale, il governo ha emanato la legge numero 3 detta “Legge Salva Suicidi” che, il 27 gennaio 2012, ha promosso nell’ordinamento italiano un nuovo sistema per aiutare le persone ad uscire dalle situazioni di sovraindebitamento senza incorrere in gravi danni o sanzioni.

Quando si parla di sovraindebitamento, si fa riferimento appunto a questa anomalia fra le entrate e le uscite che ogni cittadino percepisce, le quali possono comportare inadempienza per quanto riguarda lo svolgimento di una vita dignitosa.

Quando richiedere la riduzione dei debiti?

Grazie a questa nuova legge, gli imprenditori, le imprese, i privati e i professionisti, le aziende e altre piccole realtà, possono ricorrere a tale strumento recandosi presso il tribunale sito nel comune di residenza.

Verrà poi presentata un’istanza che sarà valutata da un giudice, il quale dovrà verificare la situazione e decidere se concedere la riduzione dei debiti al soggetto coinvolto.

Esistono diverse procedure per la riduzione debiti.

Una di queste prende il nome del Piano del consumatore, ed è rivolta a chi è diventato schiavo dei debiti per scopi estranei e non correlati all’attività professionale da lui svolta.

In questo caso, si può optare per la rateizzazione del debito, la quale avviene su rate mensili per più anni.

L’intesa per la ristrutturazione dei debiti, invece, è uno strumento di cui spesso si avvalgono le imprese. Non servono delle valutazioni precise e il tutto si basa su un compromesso fra il creditore il debitore.

Molto valido anche il metodo che permette la procedura di liquidazione dei debiti, dove il debitore offre il proprio patrimonio ai creditori per annullare tutti i suoi debiti ed evitare il pignoramento dei propri possedimenti.

In ogni caso si tratta di scelte da ponderare e che è bene effettuare laddove l’importo da restituire sia piuttosto alto.

In caso di piccole somme, la richiesta potrebbe essere rigettata e non venire accolta dagli organi preposti all’analisi delle pratiche.

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